La cassetta di verdura biologica settimanale del Gas

Casstta di verdura bio (2)Casstta di verdura bio (1)

Non è meravigliosa?!

Finalmente, dopo un anno travagliato alla ricerca di un fornitore biologico, fidato e km 0, abbiamo trovato due aziende dei dintorni disposte a fornirci regolarmente le cassette settimanali ordinate con il Gruppo di Acquisto Solidale: l’Azienda Agricola Biologica “La Spiga – Orto Naturale” , di Barbara (membro del Gas, al primo anno della sua avventura di produttrice biologica, che cresce con orgoglio tute le sue “creature”) e l’Azienda Agricola Biologica “De Franceschi” (fino all’anno scorso azienda a produzione integrata, da quest’anno “in conversione” biologica in attesa di certificazione).

La soddisfazione è tanta, data la varietà dei prodotti di stagione offerti e dalla qualità eccellente: sembra veramente di assaggiare tutto per la prima volta, dopo anni di prodotti convenzionali, sia del mercato che della grande distribuzione.

La forza dei piccoli produttori sta nella qualità indiscussa dei prodotti offerti e soprattutto nel dialogo e rispetto reciproco che si può instaurare tra produttore e consumatore, eliminando passaggi intermedi che sicuramente tolgono genuinità e freschezza a ciò che mettiamo quotidianamente in tavola.

Quando sento parlare del biologico come una possibilità da ricchi, mi viene da sorridere, in quanto il prezzo dei prodotti bio è veramente accessibile a tutti, se si tralasciano i passaggi intermedi e si tratta direttamente con il produttore.

Il produttore, da parte sua, è molto contento di poter vendere a un prezzo dignitoso ciò che cresce con pazienza e rispetto in ogni stagione, cosa che non succede quando deve sottostare alle leggi del mercato e ai prezzi al ribasso della grande distribuzione.

Tanto per avere un’idea, questa cassetta settimanale è del valore di 15 euro e contiene:

  • 1 kg di fragole
  • 1 mazzo di asparagi (800 gr/1 kg)
  • 1 mazzo di ravanelli
  • 1 caspo di insalata
  • 2/3 cipolle di Tropea
  • 2 finocchi
  • 1 kg di carote
  • 1 kg di zucchine

Il primo giorno Riccardo ha voluto immediatamente portarsi a scuola 7/8 fragole per merenda, mentre il pomeriggio, all’uscita di scuola, le carote tagliate in quattro per il lungo sono andate a ruba tra lui e i suoi amici per la merenda del pomeriggio al parco.

La sera tessa ho fatto due buonissime frittate: una con i fiori di zucca, l’altra con la “sgarbazza” (il gambo) della cipolla (le uova le prendo da Marina, altro membro del Gas che ha una quindicina di galline che scorrazzano libere  felici in campagna).

Nei giorni successivi, ho preparato un bel pinzimonio con carote, ravanelli e finocchio, un’insalata fresca e tenera con la lattuga, risotto con gli asparagi, risotto con le zucchine, pasta con speck, cipolla e zucchine, fragole al limone, minestra e passato di verdura con quello che è rimasto.

Ormai compro quasi tutto quello che mi serve con il Gas (frutta, verdura, pasta, riso, farina, prodotti equosolidali, carne, olio, formaggi, ecc) e questo mi permette di passare meno tempo in fila al mercato o al supermercato, spesso comprando tante cose di cui non avrei realmente bisogno, comprese tante “schifezze” messe lì apposta dal marketing aziendale per fregarmi e obbligarmi a comprare (altro che libertà di scelta!).

Per dirvela tutta, comprando solo quello di cui ho bisogno risparmio, mangio meglio, ho più tempo da dedicare alle cose che mi piacciono e sono molto soddisfatta.

Cosa aspettate a contattare il Gruppo di Acquisto Solidale più vicino a voi?

Basta andare sul sito http://www.retegas.org/, che raccoglie i Gas di tutta Italia: si può inserire la propria regione o città per cercare quello più vicino.

Se non esiste un gas vicino a casa vostra, potete formarne uno, come abbiamo fatto qui in paese da me: abbiamo iniziato in quattro gatti e ora siamo cresciuti, vedendo circa una quarantina di famiglie coinvolte negli acquisti. Può essere utile il vademecum “Come formare un Gas in 10 mosse”.

Ma il Gas non è solo un Gruppo di Acquisto Solidale, è anche un modo per ritrovarci (circa una volta al mese) condividendo progetti collettivi come orto, pista mountain bike, gruppi di lettura, corsi di cucina, gruppi di autoproduzione… insomma, un modo per sentirsi una Comunità attiva, più vicina alle persone che agli interessi economici, meno consumista e più consapevole.

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