Risultati del sondaggio settimanale “Usi prodotti biologici in cucina?” e riflessioni...

   
Sì, uso prevalentemente prodotti biologici.
10 (30%)
Sì, ma non sono la base della mia spesa.
19 (57%)
No, non li ho provati, ma ho intenzione di farlo.
0 (0%)
No, non mi interessano per niente.
4 (12%)

Voti fino a ora: 33
Sondaggio chiuso

 
Il primo sondaggio settimanale si è concluso e, analizzando i risultati, si nota che i prodotti biologici non sono ancora alla base della spesa quotidiana di più della metà delle persone che hanno risposto, ma circa un terzo delle persone li considerano parte fondamentale della spesa.
Solo 4 persone su 33 hanno risposto che non sono per niente interessate ai prodotti biologici.
Nessuno ha risposto di non averli mai provati e di non avere intenzione di farlo.
 
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Insomma, i sostenitori del biologico sono in crescita, ma si deve ancora lavorare molto per guadagnarsi la fetta di pubblico più scettica o meno informata.
Spesso si pensa che i cibi biologici siano cari, quindi preclusi a una fetta di pubblico meno abbiente, ma non è sempre così: con il passare degli anni e l’aumento dei consumatori (e, di conseguenza, dei produttori), i prodotti biologici hanno acquistato una fetta di mercato sempre più consistente, riuscendo a creare una sana concorrenza che ha calmierato i prezzi permettendo di acquisire una clientela meno di nicchia e più popolare.
Bisogna comunque entrare nell’ottica che nella produzione biologica si paga la qualità del prodotto, si incentiva una produzione senza utilizzo di sostanze inquinanti, favorendo la nostra salute e quella dell’ambiente che ci circonda.
 
La grande distribuzione sta aprendosi pian piano anche al mercato biologico, promuovendo prodotti a marchio certificati biologici: questo ha di positivo il fatto che si può raggiungere una fetta di pubblico più difficile da convincere, cioè quella che fa spesa nei supermercati e ipermercati, riempendo carrelloni di roba spesso superflua… ma dall’altra parte ha sicuramente un impatto poco sostenibile se si pensa alla mole di imballaggi utilizzati (quindi scartati una volta arrivati a casa), ai passaggi intermedi tra produttore e consumatore (che faranno lievitare il prezzo), ai km percorsi dalla zona di produzione alla zona di distribuzione (con consumi di CO2 da paura).
Insomma, come fare per potersi permettere di consumare biologico, senza svenarsi economicamente e cercando di essere il più ecosostenibili possibile?
 
Ecco alcuni consigli:

- COLTIVARE DA SE’ UN PICCOLO ORTO BIOLOGICO, in giardino o sul balcone: per spendere poco si possono utilizzare contenitori di recupero, vecchi vasi, bidoni, semi o piantine, un po’ di terra buona e un piccolo impianto idrico a goccia (un ottimo investimento per consumare meno acqua e fare poca fatica).

La gioia di raccogliere ciò che abbiamo aiutato a crescere è indescrivibile ed è meno difficile di quanto si creda.

E’ un’ottima opportunità in cui coinvolgere anche i bambini, che saranno entusiasti di veder crescere con amore le proprie piantine.

Se si è alle prime armi, si può iniziare piantando delle piante aromatiche, che hanno davvero bisogno di poche attenzioni e sono molto resistenti (timo, maggiorana, salvia, rosmarino, origano, rucola, prezzemolo, ecc), poi ci si potrà avventurare con pomodori, melanzane, peperoni, cavoli, cipolle, sedano, carote, fragole, piccoli alberi da frutto… anche sul balcone si può, basta garantire loro terra, acqua e sole, nient’altro! Con questi meravigliosi prodotti biologici di base si potranno autoprodurre in casa marmellate, conserve, succhi, salse… insomma, si risparmierà e si mangerà più sano per tutto l’anno.

 

Bevanda fresca alla menta piperita (1)

La menta piperita del mio orto sul balcone

 

 

Ecco qualche link per saperne di più:

 

- ACQUISTARE DIRETTAMENTE DAL PRODUTTORE: sicuramente acquistare prodotti biologici direttamente da chi li produce, saltando tutti i vari intermediari, ci farà risparmiare un bel po’, sostenendo le piccole aziende locali, se possibile a km 0 o del Commercio Equosolidale.

Si può comprare in autonomia da un produttore vicino a casa nostra,  ci si può mettere in contatto con il Gruppo di Acquisto Solidale (GAS) più vicino (per comprare collettivamente) oppure frequentando i mercatini biologici dei produttori, che appaiono sempre più spesso nelle nostre città.

La cosa fondamentale è acquistare sempre prodotti di stagione, per non pagare cifre astronomiche per prodotti insapori che hanno percorso chissà quanti km per arrivare sulla nostra tavola.

 

cassetta del gas

Cassetta settimanale acquistata con il Gas

 

Per saperne di più:

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Bene, le mie riflessioni si concludono qui e vi lascio un ultimo link su cui potete trovare informazioni utili sull’agricoltura biologica e il mondo che le gira intorno: http://www.greenme.it/approfondire/guide/2158-labc-dellagricoltura-biologica.

Cosa ne pensate? Sarò riuscita a convincere (o almeno ad incuriosire!) gli ultimi scettici rimasti? Commentate gente, commentate…

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